sabato 9 giugno 2012

Senza controllo

Ed ora che cosa succede?
Lacrime, lacrime...dentro, fuori. Occhi rossi, di fuoco, bruciano intensamente come scintillanti raggi di sole penetranti.
Fuori controllo, la mia mente pensa e vaga lontanissima, anni luce di distanza dalla realtà. Io immobile, parole che mi attraversano il corpo e i pensieri ma non ci sono, sono lacrime che scendono e nient'altro. Ho accumulato l'odio dentro, i movimenti lenti di una palla che rimbalza e poi sempre più velocemente verso terra.
Lacrime, aride scie intrise di sangue che lasciano i solchi sul viso.
L'odio e il rancore, pensieri morti e risorti, sopravvissuti e vividi nella mia testa.
Sono vuoto, arido, spento. Lo sguardo mi abbandona, il silenzio si impossessa ancora una volta di me ed io, lo sento forte dentro, non sono morto ma in quello stato di coma che mi annienta e mi esclude dal resto del mondo. La gente mi parla, io non ci sono non ascolto, aspetto ma non parlo, nego e non parlo. Silenzio.
Fuori controllo, senza controllo, il mio pensiero che vaga alla ricerca di qualcosa di piacevole, un sorriso che non trova, un momento felice che in quell'istante non si fa vedere.
Lacrime, scendono come lame che sfidano il vento e vanno a conficcarsi nelle guance smorte e sofferenti. Lacrime che non si fermano davanti a niente, neanche davanti agli sguardi immobili e indecifrabili di chi non capisce e non parla, non dice niente, osserva a disagio.
Cosa succede?
E' l'odio, la rabbia e il peso di mille ricordi e pensieri angoscianti che si sono dati appuntamento in questa danza di lacrime che tormentano il mio volto, torturano il mio sguardo, rossastro, le palpebre mezze chiuse per il male e la tristezza. Malinconia, dolore e sensazione di inutilità. Proprio il momento sbagliato per chiedersi cosa ci faccio qui, dove vado partendo da qui. Proprio il momento sbagliato per interrogarsi. Ho passato il tempo a frenarmi, tirare il freno il più possibile perché non esploda quel che ho dentro ed ora, come l'inconsapevole attore di una tragedia che scopre, alla fine, di essere lui l'assassino, eccomi qui davanti al mio odio incontrollabile.
Cosa succede adesso?
Senza controllo la mente non può fare molto, come una lama che non ha direzione.
Il controllo arriverà ma non adesso, ora è il momento delle lacrime e solo questo.
Ma domani purtroppo il mio odio sarà un tutt'uno con l'amore e insieme diventeranno me.
Sono io, sboccio, vedo il sole e poi l'ombra. Cammino di giorno e a notte fonda.
Sono io, incontrollatamente sotto controllo.