giovedì 13 agosto 2015

 E poi mi fermo a pensare...
Ormai lo faccio praticamente da sempre, non riesco a smettere, dovrei pentirmene.
Continuo a cercare un senso all'esistenza, la mia soprattutto. Non trovo risposte.
Mi sento come un detrito su un fiume, che mi lascia scorrere via, lentamente.
La vita mi sorride, non sono triste, non infelice, al contrario, vivo e sorrido.
Eppure rimane sempre quel pensiero, quel senso incompreso delle cose e del mondo.
Da dove vengo, dove vado, immaginando che dopo ci siano solo un'immensità di cose,
di parole, di pensieri, piuttosto che il solito inesorabile silenzio.
Scorro le pagine delle mail, di facebook, spesso senza sorriso, come se le miriadi di
notizie fossero lì solo per assillare chi legge. Miriadi di cazzate, parole e parole buttate giù con una certa presunzione, seguite solo da altrettanti presuntuosi silenzi e dalla stupidità.
L'arte, quella vera, si sta perdendo. Una volta pensavo di farne parte, ora comprendo che l'arte è qualcosa di inarrivabile ed io non sono abbastanza artista per farne parte. Faccio altro, mi dedico ad altro. Ho letto diversi libri ultimamente e mi sono chiesto come mai anche io scrivo...non si va da nessuna parte ad esprimere bene un concetto, vendono gli stolti, quelli che hanno le strade spianate. La musica? Mi chiedo dove sia finita e anche i miei pensieri, che fatico sempre più ad esprimere, si stanno perdendo perché non hanno un senso finale. La freddezza si sta spargendo altrettanto rapidamente quanto la tecnologia, i cellulari, i messaggi...ma se poi hai un cellulare e non mandi messaggi a nessuno?! Non so dove possiamo arrivare, chiudendo la comunicazione, in contatto con tutti ma profondamente soli con noi stessi. Un libro aperto, per chi legge, uno chiuso per chi ovviamente non vuole leggere. Non c'è bisogno di cercare tra le righe, ormai ho imparato a rispondere alle domande, apertamente e senza timore. La reazione alla risposta, quella non la conosco, ma almeno avrò avuto la possibilità di essere me stesso. La cattiveria sta prendendo piede e conquisterà presto il mondo. Tutti quelli "buoni", al momento e nel futuro prossimo, sono destinati a perire. Spero non faccia male, spero di salvarmi in qualche modo...

mercoledì 10 giugno 2015

Se mi fermo

E' in discutibile il fatto che il mondo ruoti e con lui corra tutta la popolazione. In un modo o in un altro, in una direzione o l'altra, tutti vanno avanti in modo frenetico. Mi sono chiesto più volte perché ma non sono riuscito mai a darmi una risposta. Cresciamo e in qualche modo dobbiamo raggiungere delle finalità che ci imponiamo ogni giorno.
Eppure a volte io resto in ascolto. Penso.
Se mi fermo mi ritrovo ad osservare un mondo frenetico che corre, corre e corre non si sa bene per quale motivo. Corre per superare gli altri e sé stesso. Corre per scavalcare i livelli e raggiungere la vetta, corre per sentirsi in qualche modo appagato dalla propria potenza e realizzazione.
Non solo ho ricevuto molteplici volte delle porte sbattute in faccia, ma ho preso coscienza del fatto che a volte non ce la faccio, non riesco, semplicemente non ci sono riuscito. In molte cose mi sono lasciato andare, arreso, deluso. Ma grazie a questo, ho potuto conoscere altre sfumature del mondo, altre persone, altri pensieri che prima non mi sfioravano lontanamente.
Il mondo sfreccia ed io, a volte, mi lascio spettinare dal suo rapido passaggio.
Altre volte tento di correre anche io, sorridendo per l'assurdità di certe sfide, di quei momenti che tutti desiderano la stessa cosa, il potere, l'arrivo, quando sarebbe più che sufficiente fermarsi e godersi il panorama.
Siamo come involucri da riempire e non siamo mai abbastanza pieni, di esperienze, di sentimenti, di cultura e di emozioni. A volte mi sento pronto a chiudere la scatola, come se non volessi più continuare a correre e mettere dentro qualsiasi cosa mi capiti sul cammino. Pazzia? Forse.
Riflessione, sicuramente. Riflettere per vivere meglio e per accontentarsi di quel che si ha e dove si è.
La solita equazione: se c'è chi sta peggio di me, allora io sono fortunato.
Non tutti la pensano così, anzi, credo proprio che i principi fondamentali dello sviluppo mondiale siano di idea differente. Non credo di essere l'unico a fermarmi, il solo in un angolo ad osservare tutto. Non giudicatemi se sono diverso, in un mondo dove sembra ci si debba conformare per forza.
Sono solo un piccolo pensiero, piccolo e delicato, in disparte, che ha solo voglia di restare in silenzio!