giovedì 26 luglio 2012

Perso nella natura

Ogni giorno io, come tantissime altre persone, mi perdo nei ritmi che la società ci impone: corriamo sempre per raggiungere il posto di lavoro, per fare la spesa, per mangiare e non ci accorgiamo di come e quanto tempo sprechiamo.
Dopo un po' di tempo finalmente è arrivato un viaggio, una pausa per riflettere e riappropriarsi dei tempi giusti, del ritmo giusto che mette in sintonia la testa e il cuore. Attraverso svariati spettacolari paesaggi e costruzioni abbandonate, rovine e castelli, ponti e fiumi, ho ritrovato il tempo perduto e mi sono riappacificato con me stesso. Forse perché talvolta siamo talmente presi dalle cose e le persone che ci circondano da non capire che ci stiamo perdendo. Mi sono ritrovato. Respirando aria nuova e intensa, ascoltando gli altri sconosciuti incontrati per caso, aprendomi e parlando a mia volta, consapevolmente felice nello scoprire che non c'è niente che non vada. Sereno.
E' un po' la rappresentazione di alcuni momenti della vita, il ponte, il tramite che va attraversato, nonostante il fiume in piena e i detriti che danno degli scossoni al nostro passaggio. Bisogna attraversarlo con tutta la forza e la volontà di cui siamo capaci, senza guardarci indietro come spesso capita. Dobbiamo lottare per un piccolo passaggio, ma è quello che facciamo tutta la vita per ritagliarci un pezzetto di felicità.
Mi sono perso, piacevolmente, nella natura. Ho portato un pezzetto di cielo, di terra e di aria dentro di me, ricordando pure la lenta e vellutata pioggia che mi ha accarezzato per qualche giorno e, sussurrando, mi ha invogliato ad andare avanti.