giovedì 13 gennaio 2011

Quando la musica fa...male!

Cosa speriamo di ottenere?
Ci sfrecciano davanti intere generazioni di persone che si aggrappano al successo; una volta in una competizione contavano almeno i primi dieci posti; adesso il secondo posto è considerato uno scarto, un errore, una persona che per caso si è permessa di trovarsi lì in quel momento.
Corriamo tutti come dannati, ma verso dove e per quale motivo, nessuno lo sa.
Non solo la televisione, ma anche molti altri atteggiamenti esterni ci esaltano al punto da renderci tutti possibili e probabili vincitori di concorsi, come se fossimo gli unici capaci di farlo. Le scuole musicali si affollano così come le trasmissioni che promettono fortuna e fama a costi zero...ma sarà vero?!


La cosa preoccupante è l'atteggiamento dei più giovani, alla ricerca di fortuna, spesso invano. La ricerca di una professione libera e felice...cantare e ballare, come se tutto quello che accade nel mondo non li toccasse nemmeno. E' triste vedere come la gente litiga persino per far interpretare al figlio la parte migliore nella recita scolastica, quello in prima fila, quello che dondola e non dice niente, ma sorride ed è in prima fila!


Molti cantano, troppi...troppi dicono "la musica è la mia vita e senza morirei!"... frase fatta, scontata, ripetuta fino alla nausea e sottovalutata, usata da chi non sa nemmeno cosa sia la musica...
Ho paura, una tremenda paura per il futuro dei ragazzi quando si sveglieranno e si ritroveranno con un pugno di mosche in mano o, come ha fatto qualcuno recentemente, trovarsi ad elemosinare dei soldi pubblici per "attività artistiche al paese"... c'è gente che muore di fame, che non arriva a fine mese, che non sa nemmeno cosa sia un computer e l'adsl...


Non è una polemica, nemmeno retorica, la mia è solo voglia di far vedere in faccia le cose per come stanno e per come si stanno drasticamente trasformando in futili e troppo superficiali.


La musica è qualcosa di profondo, di non del tutto conosciuto, ma ultimamente fa troppo male, male a chi la fa e a chi la brama. Ascoltiamola, ascoltiamone, di più, sempre di più esclusivamente per riflettere!

Nessun commento:

Posta un commento